Testo del catalogo del Oyvind  Fahlstrom

per

Mostra di Ture Sjolander

Museo di Sundsvall - Svezia - 1961

Viviamo in un momento in cui i bordi fra le forme di arte stanno essendo costantemente redrawn o abolito.

I Poets organizzano i loro poems come composizioni pittoriche o registrano le sequenze parlate del suono che possono appena essere distinte dal concrète del musique. I compositori possono sviluppare una composizione completa intorno alla manipolazione di una voce parlata. Gli artisti a volte generano le immagini colpendo fuori dei conglomerati delle fotografie o di miscelazione del giornale degli oggetti scartati e delle zone verniciate in qualcosa che sia nè immagine nè scultura. Il teatro del Puppet è effettuato regolando i mobiles nel movimento negli effetti della luce costantemente cambianti su una fase.

Il bordo fra fotographia e la pittura non è più chiaro, uno ed è facile da capire perchè questo è così. Tinguély, il creatore dei mobiles, iniziato fuori facendo una forma dei rilievi con i pezzi mobili, alimentata da una macchina disposta alla parte posteriore di loro. Dopo un istante Tinguély ha cominciato a domandarsi perchè non potrebbe scaturire ugualmente esposizione il gioco delle rotelle del dente e cinghie di azionamento alla parte posteriore ed ha lasciato “la macchina„ e “le figure„ si trasforma in in un intero unito.

Similmente, alcuni photographers hanno chiesto perchè l'azione di luce sulla carta dalla foto ed i bagni di sviluppo non potrebbero trasformarsi in in un processo creativo paragonabile con l'esposizione di un motivo - perchè il lavoro della macchina fotografica ed il lavoro del darkroom non potrebbero trasformarsi in in uno.

Fra quei photographers troviamo Ture Sjölander. Fra quegli artisti grafici della foto, come li denomina, che ritengono insoddisfatti con la dialettica del rapporto del photographer tradizionale al suo motivo: quando cerca il suo motivo, è il padrone sovrano di esso, scegliente lo e rifiutante -. Al momento stesso che tocca l'innesco, è stato asservito al motivo, senza alcuna possibilità (tranne in termini di la gradazione chiara) per fare ché pittore - rimodellare, escludere e dare risalto a nel motivo.

Questa sottomissione al motivo non deve interrompersi eliminando il motivo. Il photographer deve semplicemente rimuovere i limiti a che cosa è consentito ed a che cosa non è ammesso. Lasciare la copia di una foto rimanere nel bagno d'acqua per un'ora si concede (se desiderate mantenere il motivo). Ma lasciarlo là per una coppia dei giorni è la giusta cosa pure (se desiderate lasciate il motivo diffuso nelle deformazioni delicatamente e serico come pelliccia). Graffiando con un ago o una lamierina di rasoio sta trasformando gli incidenti con le graffiature una virtù - e così via.

In più, ci è la probabilità di maneggiamento del motivo figurato o non-figurato copiando gli elementi pittorici differenti in esso, tramite gli ingrandimenti che elevano le strutture precedentemente impercettibili al livello visibile, anche fino alle dimensioni monumental. Il tensionamento fra graffiare le linee di luce in una negazione (nera) sviluppata il formato di un matchbox e l'ingrandimento esso sul Agfa incarta il formato di un lenzuolo. Ciò è dove il photographer ha ai suoi trucchi di ordine della sua arte di che il pittore difetta, o ad ogni modo raramente degli usi.

Ma d'altra parte, può liberamente il photographer sperimentare con il colore?

Sì, è - se spazzola la vernice sopra alla negazione e fa una copia di colore.

Può anche, come Ture Sjölander, spazzola, versare, disegnare ecc. su una carta dalla foto - possibilmente con una priorità bassa copiata sopra ad esso - con acqua, svilupparsi o soluzioni di riparazione del thiosulphite del sodio, ferrocianuro di potassio ed altri liquidi. In quel caso il risultato è un singolo, una volta che-soltanto, opera d'arte. In questo modo può realizzare una scala di colore temperata e di fusione del bianco, del sepia, dell'ocra, del grey della nube di tuono, del verdigris, dell'argento e possibilmente anche di determinati toni blu e rossi.

In questa zona, tuttavia, sembra che tutto ancora rimane essere fatto - ma lle risorse dell'un singolo photographer non sono abbastanza affinchè gli esperimenti siano condotte ampiamente ed approfonditi.

La Svezia recentemente ha inaugurato il relativo primo studio di musica elettronica.

Quando i photographers ed i pittori saranno dati l'occasione esplorare questa nessun-uomo-terra fra i loro frontlines consacrati?

Ma può la fotographia, in linea di principio, essere uguale alla pittura? Non è il carattere lucido e non-handmade della foto un ostacolo? La gente ha discusso in un senso simile il lavoro dello smalto, ma quella tecnica ora è riconosciuta come completamente e completamente di un genere con l'immagine verniciata. Se registriamo il fuoco “del concetto convenzionale della pittura„ quando stiamo guardando la pittura della foto, perchance scopriremo che nella relativa qualità immateriale singolare può possedere il nuovo e valore indicativo.

Öyvind Fahlström

Stoccolma, 1961.

 

Traduzione dallo svedese da Birgitta Sharpe